Description
Tutta la prima parte di questa raccolta è percorsa da una vena di divertimento: animali e oggetti prendono la parola per ritagliarsi uno spazio di libero pensiero, lontano dalle logiche e dalle morali umane. Ognuno di essi ribalta logori schemi mentali, si ribella alla fissità di un ruolo, filosofeggia esponendo originali modi d’essere. L’alternarsi dei punti di vista, le rime e le assonanze che manomettono le linee rette del ragionare producono fulminei scarti stranianti. Con strofe che spiazzano il lettore, relativizzano ogni idea e smascherano presunte verità, Riccardo Held discute di filosofia, pittura e musica, e nelle sue filastrocche giocose concentra ironie, sarcasmi e umoralità. Ma il divertimento non può nascondere a lungo quelle solitudini, trepidazioni e paure che, nella parte finale, trascolorano nell’elegia di «quello che non c’è, quello che manca».