Con grande gioia accogliamo in libreria Armando Massarenti per parlare del suo ultimo saggio ad accompagnarlo nella discussione la giornalista Michela Daghini.
Sinossi:
Che siamo diventati tutti stupidi non oseremo dirlo. Sarebbe il colmo del politicamente scorretto. Diremo allora che, negli ultimi decenni, il principale vettore dell’intelligenza – un pensiero critico basato su un sapere solido, aperto e antidogmatico – è diventato merce sempre più rara tra i cittadini delle nostre società industrializzate, persino tra coloro che hanno conseguito una laurea. E se fosse proprio il «politicamente corretto», con i suoi annessi e connessi, ad aver contribuito a offuscare la nostra intelligenza? Insieme a Internet è tra i principali sospettati. Dal 2004 si è verificata un’inversione di tendenza, dopo un secolo di ascesa, del celebre «effetto Flynn» che misura l’intelligenza. Che cosa è successo? Mentre in rete si accentuano polarizzazione, tribalismo e esibizionismo morale, nelle università americane, con riverberi su quelle nostrane, censori di destra e di sinistra si contendono il terreno. A farne le spese è ciò che di più prezioso ci ha regalato la civiltà: il liberalismo politico e la capacità di elaborare un pensiero autonomo.
Biografia autore:
Armando Massarenti, filosofo della scienza, autore di Come siamo diventati stupidi. Una immodesta proposta per tornare intelligenti (Guerini 2024), è caporedattore de Il Sole-24 Ore e firma storica del supplemento culturale Domenica di cui è stato direttore. È membro della Commissione per l’Etica e l’Integrità della ricerca del Cnr e del comitato scientifico del Museo educativo sulla moneta e l’economia di Banca d’Italia.
Dirige la collana Scienza e filosofia per Mondadori Università e la collana di libri filosofici per bambini Che idea! dove sono già usciti, a sua firma, Strani tipi questi filosofi, Socrate quell’adorabile rompiscatole, Platone e l’uomo invisibile, Aristotele amico mio.