Dalla Casa della Letteratura
In Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi, 2024), Maria Grazia Calandrone parte da un caso di cronaca per raccontarci i chiaroscuri dell’amore moderazione Mara Travella
Il 27 gennaio 2004, dopo circa vent’anni di violenza subita, una donna uccide con dodici coltellate l’ex marito e ne getta il corpo nel Tevere. Nello stesso fiume, quarant’anni prima, si era buttata la madre di Maria Grazia Calandrone, anche lei vittima di violenza da parte del marito. È a partire da questa coincidenza emotiva e geografica che nel suo ultimo libro, Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi, 2024), l’autrice sceglie di affrontare un caso di cronaca per raccontarci – con sguardo da investigatrice e sensibilità da poetessa – i chiaroscuri dell’amore.
Maria Grazia Calandrone (1964) è poetessa e scrittrice. Collabora con la Rai come conduttrice e autrice. Tra i suoi libri in prosa, Splendi come vita (Ponte alle Grazie, 2021), Dove non mi hai portata (Einaudi 2022 – finalista al Premio Strega), Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi, 2024).
Mara Travella (Dr. des.) ha lavorato sull’editoria transculturale all’interno di un progetto di ricerca dell’Università di Zurigo (progetto FNS; 2020-2024). Operatrice culturale, Travella è parte dei comitati organizzativi di Chiassoletteraria e degli Incontri di Bienne. È co-fondatrice della piattaforma per la drammaturgia svizzera di lingua italiana Luminanza (2020) e di CH NETZWERK (2023), associazione dei festival letterari svizzeri. Dal 1 marzo 2025 è la Direttrice artistica della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana.