Marzio G. Mian – Volga Blues: Viaggio nel cuore della Russia

01 Febbraio
Marzio G. Mian – Volga Blues: Viaggio nel cuore della Russia
17.00
Il Rifugio Letterario
Free

Siamo felici di poter ospitare Marzio Mian con la moderazione di Federico Jolli in occasione della presentazione del libro Volga Blues edito da Feltrinelli.

 

Sinossi:

Vista da Occidente, la Russia è oggi una terra lontana, misteriosa, ostile. Dall’invasione dell’Ucraina sembra sprofondata in un buio ancora più fitto che ai tempi più bui dell’Unione Sovietica, come un pianeta a sé stante, un mondo reso sinistramente lontano e inaccessibile dalla guerra.

Sfidando i paranoici controlli dei servizi di sicurezza, Marzio G. Mian è tuttavia riuscito a viaggiare per seimila chilometri nella pancia, nel cuore e nell’anima della Russia. Per farlo ha scelto la rotta maestra della sua storia: il Volga, il fiume, totem e destino, autobiografia del popolo russo, secondo le parole di Michail Piotrovskij, direttore dell’Ermitage. Sulle sue sponde si è radicata, infatti, la fede ortodossa dopo il crollo di Costantinopoli, è sorto l’impero zarista, si è affermato quello sovietico, con la battaglia di Stalingrado e l’industrializzazione forzata di Stalin, si è consolidato il progetto neo-imperiale dell’autocrazia post-sovietica di Vladimir Putin.

“Patria” dei tatari, dei cosacchi, dei monaci-santi, degli sciamani, di Razin, Pugačëv, Lenin, Kerenskij, Gončarov, Puškin, Gor’kij, Chlebnikov, della Russia arcaica e rurale, di quella metropolitana e dei grandi spazi pieni di nulla, delle steppe e dei sovchoz, delle fabbriche e delle izbe, della tradizione più reazionaria e della rivoluzione più spietata, il Volga è il fiume in cui Europa e Asia si incontrano o si dividono, a seconda che la bussola della Storia russa indichi Oriente oppure Occidente.

Viaggiando da nord a sud, dalla sorgente nella regione del Valdaj, tra San Pietroburgo e Mosca, fino ad Astrakan’ sul Mar Caspio, passando per Tver’, Dubna, Rybinsk, Jaroslav’, Nižnij Novgorod, Kazan’, Ul’janovsk, Samara, Saratov, Volgograd, senza mai incontrare uno straniero, senza ascoltare altra lingua che il russo, Mian svela l’“altro fronte” del feroce scontro in atto con l’Occidente, il fronte di un popolo fatto di molte nazioni e tenuto insieme dal brutale, fragile, antico sogno di una civiltà imperiale.

Sulle sponde del grande fiume che attraversa la Russia, alla ricerca delle radici di un paese travolto dal suo passato, àncora e demone, tabù e destino dei suoi tanti popoli.

“Dietro la nuova cortina di ferro: Stalin, caviale e nazionalismo.” Harper’s Magazine

“Seimila chilometri e quattro settimane di viaggio lungo il Volga, alla scoperta della Russia profonda. Un paese sempre più nazionalista e ripiegato su se stesso. Dove la guerra in Ucraina è solo una presenza lontana e spettrale.” Internazionale

 

Biografia. (Maniago, Pordenone, 1961)

Giornalista, ha fondato con altri colleghi la società non profit “The Arctic Times Project” con sede negli Stati Uniti. Da segnalare la sua partecipazione a The River Journal, un progetto di racconto multimediale attraverso i grandi fiumi del mondo. È stato per sette anni vicedirettore di Io donna. Tra le sue collaborazioni giornalisiche: SetteIl GiornaleRaiGQ e L’Espresso. Ha realizzato inchieste e reportage in più di cinquanta paesi. Ha pubblicato due libri: Karadžić. Carnefice, psichiatra, poeta (Mursia, 1996) e Artico. La battaglia per il Grande Nord (Neri Pozza, 2017). Già ospite di Chiasso Letteraria

 

Event details

Date: 01 Febbraio 2025.
Time: 17.00
Venue: Il Rifugio Letterario
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