Il giorno in cui la guerra finì – Christian Antonini
Questo libro parla di noi, delle nostre terre e della nostra storia, parla del lago di Como, delle montagne, della Svizzera e di tutto quello che passava tra la Confederazione e l’Italia, soprattutto in tempo di guerra, quando le bricolle portavano anche documenti e gli spalloni aiutavano i fuggiaschi a valicare i confini.
Siamo nell’Aprile del 1945, Arturo ha quindici anni, c’è la guerra che forse sta per finire ma in giro ci sono ancora tedeschi e fascisti. A lui però non importa, il suo unico, vero desiderio è quello di ripercorrere le orme di suo padre ormai scomparso da molto tempo e conosciuto come il Fantasma del Lago per la sua scaltrezza, la sua bravura, la sua capacità di leggere i segni delle acque,delle montagne e del cielo, che lo hanno reso il contrabbandiere più bravo di tutto il Lario.
Tutto cambia quando la madre di Arturo viene arrestata e il ragazzo si ritroverà coinvolto in una missione insieme ad alcuni partigiani che, per ottenere delle informazioni preziose, devono aiutare un notaio toscano e la sua giovane nipote ad attraversare il confine.
Una storia bella, scritta bene, uno spaccato che ci tocca da vicino e che Christian Antonini ha saputo raccontare egregiamente rivolgendosi ai più giovani.
Una lettura interessante, avvincente e da non perdere. A partire dagli 11 anni.