Il Rifugio Letterario

Infanzia – Gioventù – Dipendenza – Tove Ditlevsen

Tove Ditlevsen, con la sua trilogia di Copenhagen, rientra nella classifica dei 100 libri migliori di questo secolo secondo il New York Times. Qui da noi la trilogia è pubblicata da Fazi Editore che l’ha proposta in un’edizione curata e con la splendida traduzione di Alessandro Storti.

Ditlevsen è stata una donna complicata: scrittrice fin dalla più tenera età ha cominciato con la poesia per poi passare a racconti e romanzi. Ha sofferto di depressione e di parecchie dipendenze e nella trilogia – Infanzia/ Gioventù/ Dipendenza – racconta la sua vita e lo fa in maniera magistrale.

Al momento abbiamo letto solo il primo dei tre volumi, “Infanzia”, ed è una bomba.

Molti hanno paragonato Ditlevsen ad Annie Ernaux: noi, per quello che riguarda almeno questo primo tomo, ci sentiamo più di paragonarla alla Irmgard Keun (altra autrice speciale che se non conoscete va assolutamente recuperata) di “Una bambina da non frequentare” e “Kully. Figlia di tutti i paesi”. C’è la stessa capacità di raccontare – in questo caso ricordare – l’infanzia nella sua ingenuità, sicuramente, e soprattutto nella sua spietatezza e difficoltà, mettendo in risalto le contraddizioni degli adulti e della società intorno.

Tove Ditlevsen racconta della sua giovanissima madre frustrata, del padre operaio, del fratello e della povertà. Della vita tra bambine lungo le strade di Copenhagen, della passione per i libri tramandatale dal padre e osteggiata dalla madre, e dei primi approcci alla poesia.

Il tutto con un linguaggio elegante e forbito che non diventa mai noioso o stucchevole. Una bellezza.

Non ci resta che proseguire anche con “Gioventù” e “Dipendenza” e seguire le orme dell’ autrice.

Da leggere e scoprire assolutamente.

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